Il pomodoro è il re delle verdure, rosso, fresco e dal sapore unico e indispensabile per i nostri piatti di pasta, per la pizza, le insalate ed ogni tipo di pasto.
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Qualche informazione sul pomodoro
Appartenente alla famiglia delle Solanacee e alla specie Lycopersicon, questo vegetale è originario dell’America centrale ed è stato portato in Europa nel XVI secolo.
Dopo aver attraversato l’Atlantico, è stato rapidamente adottato ed integrato nella dieta mediterranea, soprattutto in Italia, cosa che invece non è accaduta negli altri paesi europei che si sono limitati al suo utilizzo farmacologico fino agli inizi del XIX secolo.
Attualmente il pomodoro è uno dei prodotti più consumati in tutto il mondo e ci sono molte varietà, piccoli e grandi, di varie colorazioni e forme. Molte di queste varietà rispondono alle nuove esigenze del mercato, che costringono a selezionare e sviluppare piante più resistenti alle malattie o con altre caratteristiche.
Coltivare i pomodori nel proprio orto è una pratica molto semplice, che comunque richiede attenzione per ottenere i migliori risultati. Alla fine basta un assaggio per scoprire la differenza tra un pomodoro coltivato da noi e maturato al punto giusto ed uno pieno di prodotti chimici comprato al supermercato.
Come seminare i pomodori
Il pomodoro è una pianta che può essere coltivata in tutti i tipi di orto. È possibile seminare i semi direttamente nel terreno o in piccoli contenitori (come dei bicchierini di plastica) dove comincerà a crescere prima di essere trapiantata quando sarà di circa 15cm.
Qualunque sia la tua scelta, è importante avere un terreno ricco di nutrienti, dove poter aggiungere compost o altro concime. Se il terreno è povero di nutrienti c’è sempre la possibilità di fertilizzarlo quando le piante sono in crescita.
Altro aspetto importante è l’esposizione al sole: la pianta di pomodoro ha bisogno di molta luce solare per poter crescere, quindi è opportuno scegliere di coltivarlo se l’orto riceve almeno sei ore di sole al giorno.
Se si decide di seminare direttamente in terra, il momento migliore è la fine della primavera. Dopo aver sparso i semi nel terreno, vanno coperti con circa 1cm di terra. È consigliato anche coprirli con un foglio di plastica, per creare il clima ideale per la pianta per poter crescere, come se si trovasse in una serra.
Se invece si preferisce far crescere le piantine in dei vasetti per la semina, possiamo cominciare all’inizio della primavera, mettendo due o tre semi per ogni vasetto con della torba. Per accelerare la germinazione, copriamo le vaschette o i vassoi con alveoli con un foglio di plastica, senza chiudere del tutto per avere un po’ di ventilazione.
Come innaffiare i pomodori
Come per qualsiasi altra coltivazione, l’irrigazione è essenziale per la corretta crescita delle piante di pomodoro. Questa è una pianta un po’ particolare, molto sensibile agli eccessi o alla mancanza di acqua, ed è sempre meglio evitare l’umidità in eccesso.
Non bisogna innaffiare frequentemente, ma bisogna essere generosi nel farlo. Il momento migliore per l’irrigazione è dopo il tramonto, o al mattino presto prima che il sole diventi troppo caldo, evitando di farlo nel periodo prima del raccolto. Le foglie della pianta sono molto sensibili, per questo è importante non bagnarle mai.
Cura della pianta di pomodoro
Un paio di settimane dopo aver trapiantato le piantine, è possibile fare una piccola “pulizia” eliminando i primi germogli laterali e le vecchie foglie per dargli una forma migliore.
Spesso è necessario utilizzare dei sostegni per controllare la crescita ed evitare che i frutti si poggino sul terreno: non dimenticare che il pomodoro è una pianta rampicante. È opportuno rimuovere foglie in eccesso per migliorare l’aerazione ed evitare che i pomodori crescano piccoli e di bassa qualità.
Ci sono diversi parassiti che possono colpire le piante di pomodoro, ma è più probabile che colpiscano quelle coltivate in serra rispetto a quelle coltivare all’aperto. Per evitare questo genere di problemi, si consiglia di coltivare i pomodori insieme ad altre colture, rimuovere resti di piante ed erbacce, non usare pesticidi e seminare in un terreno pulito e tenuto in ordine.
Quando si raccolgono i pomodori? Circa 10-12 settimane dopo la semina potremo raccogliere i frutti del nostro lavoro nell’orto, dalle piante che abbiamo cresciuto con il nostro impegno e la nostra cura. Se dobbiamo evitare che prendano freddo e non siano più buoni, possiamo raccoglierli anche se sono ancora verdi e far continuare il processo di maturazione in casa.
Per capire la qualità del pomodoro basta osservarlo: deve avere una forma armoniosa, un colore uniforme, una superficie liscia e senza grinze o danni causati dagli insetti, abbastanza sodo al tatto.