Quante delle cose che mangi sarebbero meno gustose senza il sapore piccante del peperoncino? Coltivarne qualche varietà nell’orto è l’occasione giusta per nuove esperienze sensoriali e aggiungere sapore in cucina.
Originario delle regioni del Centro e Sud America, il peperoncino piccante è stato portato in Europa nel secondo viaggio di Cristoforo Colombo, ebbe subito molto successo e la sua coltivazione si è diffusa rapidamente in tutto il mondo in tantissime varietà, diverse per forma, colore e grado di piccantezza.
Sommario dei contenuti
Come seminare i peperoncini
Per coltivare il peperoncino non è necessario avere molta esperienza. Tra le varietà più diffuse in Italia c’è il peperoncino di Cayenna, facilmente acquistabile in una bustina di sementi anche nei più comuni supermercati.
La semina va fatta in primavera, in germinatoi o vasetti di torba. È importante mantenere il terriccio inumidito e in un luogo caldo per germinare, perchè i peperoncini hanno bisogno di una temperatura di almeno 22-25°C. La germinazione può impiegare dalle 2 alle 5 settimane.
Quando escono i primi germogli, assicurati che il vaso riceva abbastanza luce naturale, quante più ore possibile ogni giorno. Se la quantità naturale di luce non è sufficiente, puoi usare una lampada fluorescente.
Quando le piantine non sono più dei semplici germogli ma sono abbastanza forti, è il momento di trapiantarle dove vuoi che crescano: in un vaso più grande, in un tavolo per orto o direttamente in terra. Se ne hai di varietà diverse, coprine qualcuna durante la fioritura per mantenerle separate nel periodo di impollinazione ed evitare di incrociarle.
Cura della pianta di peperoncino
I peperoncini vanno innaffiati frequentemente, ma senza esagerare con la quantità di acqua e evitando i ristagni. Assicurati che il drenaggio sia corretto, per non lasciare le radici bagnate.
Se non vuoi trapiantare la pianta in un contenitore più grande, ma vuoi mantenerla di dimensioni ridotte, puoi tagliere la nuove foglie man mano che crescono.
Raccogliere i peperoncini è molto semplice e si può fare in qualsiasi momento dello sviluppo dei frutti, dipende solo dalle dimensioni che desideri. Di solito, si raccolgono quando sono grandi e maturi.
Il colore è strettamente correlato con il grado di maturità del peperoncino e molte varietà cambiano tonalità con il tempo. Per non provocare danni alla pianta, taglia i peperoncini di netto con una forbice.
Quali peperoncini crescere in vaso in casa?
Se hai luce, caldo e l’acqua necessaria, non ci sono limiti, scegli quelli che preferisci tra tutte le specie del genere Capsicum. Oltre ai già citati Cayenna, consiglio gli Habanero, i Jalapeño e i Serrano. Ogni varietà ha il suo grado di piccantezza misurato sulla Scala di Scoville.
Se non ti piace il gusto piccante, puoi sempre crescerli come pianta ornamentale perchè fiori e frutti sono molto colorati e decorativi.
La cura dei peperoncini è molto simile per ogni variante, anche se alcune si adattano meglio alla coltivazione in vaso. Inutile elencare ogni specie, eccone alcuni molto decorativi che si prestano bene alla coltivazione in vaso.
☑ Peperoncino Medusa: varietà popolare tra le coltivazioni in vaso, il livello di piccantezza non è molto elevato e la pianta produce molti peperoncini che passano dal giallo all’arancione e al rosso.
☑ Peperoncino NuMex Twilight: una delle più coltivate come ornamentale per l’effeto arcobaleno dei suoi frutti, che dal viola passano al giallo e all’arancione e poi rosso quando sono maturi. È abbastanza piccante.
☑ Peperoncino Jalapeño: un classico tra i peperoncini, ha un sapore molto buono, piccante ovviamente, e si presta piuttosto bene ad essere coltivato in vaso.
☑ Peperoncino Black Pearl: caratteristico per foglie e frutti rotondi neri, una perla nera appunto. Quando sono maturi però i peperoncini diventano rossi.
☑ Peperoncino Aurora: pianta ottima per crescere in piccoli spazi e cortili, con peperoncini dai colori vivaci e variegati, viola, gialli e rossi. È abbastanza piccante.