Quello del lampone è un tipico arbusto cespuglioso che cresce spontaneo nel sottobosco ma è anche coltivato in orti e giardini. I cespugli crescono fino a 40-60cm di altezza ed i suoi frutti, i lamponi, sono more di colore rosso nelle varietà europee e anche nere in quelle nordamericane, delicatamente profumate e gustose.
Il lampone è abbastanza resistente alle basse temperature invernali e al forte calore estivo. Le condizioni climatiche ideali per la coltivazione del lampone sono quelle che in inverno hanno basse temperature costanti, non eccessive ovviamente, ed estati relativamente fresche con escursioni termiche fra il giorno e la notte.
Anche nelle zone in cui le estati sono calde questa pianta può crescere con facilità, ma i frutti saranno meno saporiti, poco consistenti e di bassa qualità.
Durante il periodo floreale il lampone è molto sensibile alle basse temperature primaverili, se invece è sottoposto costantemente al vento si possono danneggiare i germogli e gli steli fruttiferi. I forti venti provocano la caduta dei frutti maturi o la rottura dei germogli, mentre gli interi arbusti si possono piegare e danneggiare i tronchi.
Il lampone è molto esigente nei confronti del terreno, che dev’essere morbido, poco compatto, ricco di materia organica, profondo e con una buona capacità di ritenere l’acqua. Evita di piantarlo in terreni argillosi, perché dopo qualche anno la pianta finirà per morire, non trovando il giusto spazio per sviluppare le radici a causa delle compattezza della terra.
Un terreno ottimo per la coltivazione del lampone dovrebbe essere ricco di humus, ben drenato, profondo e con un pH neutro o leggermente acido.
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Piantare e coltivare il lampone
Il lampone radica con molta facilità dando origine a numerosi polloni, ognuno dei quali può essere una nuova piantina, senza bisogno di nessun innesto.
Il periodo adatto per trapiantarle è l’autunno, in quanto l’apparato radicale comincia a fissarsi nel terreno prima del risveglio primaverile. Le piante da vivaio vanno piantate subito, appena prese, altrimenti vanno tenute al riparo e protette dal sole e dal vento, per evitare la disidratazione delle radici.
Per piantare il lampone basta fare una buca con la zappa nel terreno precedentemente lavorato e concimato. Solitamente le piantine si dispongono in fila, a una distanza di 50-70cm una dall’altra.
Il lampone rosso ha bisogno di sostegni perché i gambi si curvano con facilità e a volte si possono anche rompere: si possono usare sistemi a spalliera, controspalliera o semplici pali in legno, a cui legare anche cinque o sei steli insieme.
Per mantenere l’umidità del terreno e ridurre la crescita delle erbacce si può ricorrere a diverso materiale inerte da stendere in superficie, quella chiamata pacciamatura. Normalmente si usa la paglia, trucioli di legno o segatura, prodotti che aiutano anche ad arricchire il substrato di materia organica.
Lo spessore della pacciamatura deve essere di almeno 15 centimetri, aggiungendo nuovo materiale ogni anno per sostituire il vecchio ormai degradato. La pacciamatura aiuta anche a prevenire l’erosione nei terreni in pendenza e serve a favorire la grandezza ed il gusto dei frutti.
Come potare e concimare il lampone
La potatura del lampone è molto semplice e serve ad eliminare i rami che hanno dato i loro frutti, eliminare germogli in eccesso o troppo deboli, abbassare i germogli destinati a produrre i nuovi frutti.
Dopo aver eliminato gli steli che hanno già fruttificato, si scelgono quelli più vigorosi e si eliminano gli altri. Si potano in maniera diversificata per ottenere una fruttificazione scaglionata ed equilibrare la vegetazione con la produzione di frutti, che si raccolgono da giugno alla fine di agosto.
Una coltivazione di lamponi richiede molte risorse al terreno, per questo ha sempre bisogno di una buona concimazione anche con i fertilizzanti, per far durare le piante fino a vent’anni.
Se manca qualcuno dei tre elementi fondamentali — azoto-fosforo-potassio — la produzione dei frutti diminuisce rapidamente. L’azoto influisce sullo sviluppo dei rami più grandi, fosforo e potassio su quelli più corti, sui germogli e sulla resistenza generale della pianta alle basse temperature.
Le 6 cose da sapere per coltivare i lamponi
- Varietà: tra le varietà non rifiorenti a frutto rosso ci sono la Malling promise, la Malling exploit, la Capitou e la Schoenemann. Quelle non rifiorenti a frutto nero sono più che altro nordamericane introdotte di recente in Italia, prova la Cumberland e la New Logan.
- Terreno: il lampone preferisce terreni profondi, ben lavorati e con buona ritenzione dell’umidità in un posto parzialmente soleggiato. Il pH del terreno dovrebbe essere 6 o leggermente inferiore.
- Piantagione: la messa a dimora ideale si fa in autunno o all’inizio dell’inverno. Scava una buca per la nuova piantina, disponi sul fondo circa 10cm di compost e mischia il materiale organico con la terra per chiudere la buca. Metti le piante a una profondità un po’ maggiore rispetto a come sono cresciute in vivaio ad almeno 50cm di distanza tra loro.
- Concimazione: a fine inverno fai una buona concimazione con compost maturo o un altro fertilizzante adatto allo sviluppo della pianta, meglio naturale che chimico.
- Protezione: se serve, copri le piante con una rete leggera per evitare gli attacchi degli uccelli ai frutti non ancora completamente maturi. Le varietà autunnali fruttificano sui rami di un anno, che poi vanno tagliati a partire dal basso.
- Raccolta: raccogli i lamponi quando sono ben maturi, con un colore brillante e una buona consistenza della polpa. Al momento giusto di maturazione, il lampone si separa facilmente dalla pianta.