La gardenia è una pianta ammirata e facilmente riconoscibile per i grandi fiori bianchi che si abbinano bene al verde scuro delle foglie ed il suo profumo gradevole. Quando si parla di “gardenia” si fa riferimento ad una famiglia che comprende circa diecimila specie di alberi, arbusti e piante chiamata Rubiaceae.
La gardenia è più propriamente un arbusto, che con le sue foglie perenni presenti tutto l’anno è molto indicata per il riempimento di spazi.
La gardenia si può coltivare sia in giardino che in casa, anche in un vaso che possiamo tenere in interno oppure sul balcone. La gardenia in casa infatti è più coltivata che in esterno, forse perchè si può controllare meglio la sua crescita e soddisfare le sue necessità. Non è una coltura molto complicata, che però ha le sue particolarità.
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Clima e terreno necessari per coltivare la gardenia
Generalmente si richiedono temperature calde per una corretta crescita, un altro probabile motivo per la sua diffusa coltivazione in vaso: se la notte la temperatura scende sotto i 10°C, si può facilmente introdurre in casa. Lo stesso vale per l’umidità e la luce.
Se cresciamo la gardenia in giardino, è preferibile una posizione in semiombra, perchè il sole intenso dei mesi estivi e le elevate temperature possono essere un problema per il corretto sviluppo dei fiori.
Carenze nutrizionali, pH del terreno e salinità del substrato possono determinare il successo o il fallimento nella coltivazione della pianta di gardenia. La gardenia richiede un terreno con pH acido, perchè un pH alcalino può provocare squlibri e carenze minerali come ad esempio la clorosi ferrica, molto comune in questo genere di piante.
Se preferisci non modificare il pH della terra con zolfo, solfato di ferro o un materiale organico, ti consiglio di tenere a portata di mano una soluzione di chelato di ferro se le foglie diventano gialle a causa della clorosi.
La salinità del substrato invece dipende soprattutto dalla qualità dell’acqua di irrigazione, che non sempre è neutra. Se noti delle piccole bruciature sulla punta delle foglie, è il momento di migliorare la situazione con un fertilizzante.
Esigenze di irrigazione e concimazione
Per quanto riguarda l’irrigazione, la gardenia non ha necessità particolari ma richiede innaffiature medie ed un livello normale di umidità del substrato. In linea di massima basta innaffiare la pianta della gardenia tre o quattro volte la settimana quando fa caldo e una, al massimo due volte, quando fa freddo.
La concimazione è molto importante per garantire una fioritura intensa e anche per mantenere il corretto livello di azoto, fosforo e potassio. Senza dimenticare il ferro che per questo arbusto è fondamentale.
Secondo molti giardinieri il miglior fertilizzante per la gardenia è liquido o solubile in acqua: un fertilizzante con apporto equilibrato di sostanze minerali è il più indicato. Attenzione a non esagerare, controllando se compaiono bruciature sulle foglie che indicano un’eccessiva salinità della gardenia.
Riprodurre una pianta di gardenia
Vuoi moltiplicare una gardenia ed ottenere più esemplari? Lascia perdere i semi, perchè hanno una bassa percentuale di arrivare a fecondazione, il modo migliore per riprodurre questo arbusto è la talea.
Come talea taglia uno stelo di circa 15 centimetri con una coppia di foglie verdi e disponilo in un vaso in casa o all’interno di un ambiente caldo come una serra, con umidità e temperatura controllate, meno illuminazione possibile. Il substrato più raccomandato per questa operazione è una miscela di sabbia e materiale sintetico con alta capacità di assorbire l’umidità, come la perlite o la vermiculite.
Una volta messa la talea nel nostro vaso, facciamo un’innaffiatura iniziale importante, con lo scopo di aiutare la futura formazione delle radici. Non è facile seguire tutto il procedimento e controllare tutte le variabili, perchè ci vuole più di un anno per ottenere una pianta che arrivi a fiorire.