L’Arachide è una pianta leguminosa originaria del Brasile che si coltiva a partire dai semi. Le sue foglie sono leggermente pelose ed i fiori sono bianchi se di sesso femminile e gialli se maschili.
Una volta impollinati, i suoi rami pendono verso il basso fino ad interrarsi nel terreno, dove crescono alcune radici da cui sviluppano le arachidi. Proprio come le patate anche le arachidi crescono sotto terra.
La “difficoltà” maggiore di questa coltivazione consiste nello scegliere il momento giusto per raccogliere i baccelli di arachidi. Se li raccogliamo troppo presto i frutti potrebbero non essere completamente sviluppati, viceversa, se lo facciamo troppo tardi potrebbero essere già germogliati.
Il momento ideale è quando la pianta inizia ad ingiallire; in seguito dobbiamo lasciarli seccare e tostarli prima di mangiarli.
Come preparare la coltivazione di arachidi
Inizialmente è necessario preparare il terreno con l’aiuto di una pala o di una zappa per dissodarlo e scompattarlo, perchè le arachidi preferiscono un terreno morbido. Se è necessario, rompiamo e sbricioliamo le zolle di terra con le mani. Possiamo migliorare la composizione del terreno aggiungendo materiale organico come il compost e un po’ di sabbia per migliorarne la porosità.
Controlliamo il pH del terreno con l’aiuto di uno strumento (per esempio con il misuratore di pH umidità e luce), in quanto le arachidi richiedono un pH compreso tra 5.8 e 6.2, con un alto contenuto di azoto e di calcio.
Se il livello di questi due elementi così importanti per lo sviluppo delle piante è troppo basso, è fortemente raccomandato fertilizzare con un concime azotato ricco di nitrato di calcio.
Come coltivare le piante di arachidi
Quando il terreno è pronto, possiamo procedere alla semina delle sementi di arachidi, che devono essere acquistate specificamente per questo scopo perchè non si possono usare quelle tostate, che altrimenti non sarebbero commestibili.
Anche su Amazon ci sono venditori di prodotti per l’agricoltura che hanno disponibilità di buoni sementi di arachide in confezioni da 50 grammi o da 250 grammi. Se la terra è abbastanza morbida e sabbiosa, interriamo i semi ad una profondità di 7-8 cm, se invece è più argillosa bastano 5-6 centimetri.
La semina si può fare creando delle file, piantando ogni seme ad una distanza di 8 cm dall’altro, distanziando le file di 50 cm tra loro.
Si tratta di una coltura da climi caldi, perciò il momento migliore per la semina è tra la fine di aprile e l’inizio di maggio. Se però vivi in un luogo in cui il caldo si protrae più a lungo o hai a disposizione una serra oppure un luogo dal clima controllato, puoi coltivare le arachidi anche successivamente.
Dopo la semina bisogna innaffiare abbondantemente per stimolare la crescita dei semi. Quando iniziano a svilupparsi foglie e steli, che poi andranno ad interrare i baccelli, fai attenzione con l’irrigazione e applicala moderatamente sempre a livello del suolo, senza bagnare le foglie.
Le arachidi possono essere raccolte tra 90 e 150 giorni dopo la semina, a seconda della varietà seminata, quando la pianta diventa giallastra.
Come si raccolgono le arachidi? Scavando piano il terreno intorno alla pianta, per sradicarla verso l’alto con le radici ed i baccelli che contengono i gustosi piccoli frutti di arachidi. Le arachidi crude non sono commestibili, tostale e saranno pronte per essere gustate anche quelle coltivate in casa nel tuo orto.