La coltura idroponica o coltivazione senza terra è il modo migliore per avere il pieno controllo sulla crescita sana delle piante. Si usa frequentemente per fini commerciali, nella coltivazione del pomodoro, della lattuga e di un gran numero di verdure.
Piano piano comincia a diffondersi sempre più la coltivazione idroponica in piccoli orti e giardini privati.
Questo tipo di coltivazione è fatto in contenitori dove si sistemano sostanze nutrienti come la lana di roccia, la sabbia, la fibra di cocco, la perlite e altre sostanze specifiche che si possono comprare dai venditori specializzati, in grado di fornire tutti gli alimenti necessari alle piante. L’elemento principale di questo sistema di coltura è l’acqua, perciò la cosa più importante è realizzare un adeguato sistema di irrigazione.
La coltura idroponica è costituita da un substrato (argilla espansa, lana di roccia e vermiculite i più utilizzati) a cui viene fornita l’acqua con le sostanze nutritive e che può essere irrigata e drenata in modo continuato.
I vantaggi ottenuti da questo metodo di coltivazione sono una crescita ed una maturazione rapida della pianta, che abbrevia il ciclo di produzione del 60% rispetto ad una coltivata in un normale ambiente naturale.
La parola “idroponica” indica che la caratteristica principale è dovuta all’acqua, ma si punta soprattutto alla creazione di un ambiente generale il cui scopo è quello di fornire alle piante i mezzi adeguati per svilupparsi e crescere, in particolare per quanto riguarda l’illuminazione. La combinazione di conoscenze scientifiche con i progressi della tecnica hanno portato questo tipo di coltivazione ad essere superiore a quella più tradizionale che usa la terra e l’aria aperta.
I progressi maggiori per questo tipo di coltura sono arrivati con la diffusione di nuove lampade per l’illuminazione e nuovi sistemi per la tenuta delle radici, mediante i quali è possibile coltivare in periodi due o tre volte più brevi un grande numero di piante, ottenendo esemplari di qualità straordinaria con un risparmio impressionante di acqua e sostanze nutritive. La base di questa tecnica è nell’ottimizzare l’ambiente in cui crescono le piante, evitando qualsiasi tipo di stress e di fastidio esterno.
Gli impianti di tipo NGS (New Growing System) sono quelli che si stanno imponendo maggiormente, perchè sembrano essere ottimali dal punto di vista agronomico (risparmio di acqua e sostanze nutritive), ambientale (massimo rispetto della terra, che non viene utilizzata) ed economico (omogeneità delle colture, regolarità della produzione).
Sommario dei contenuti
I vantaggi della coltivazione senza terra.
- Fornisce alle radici un livello di umidità costante, indipendentemente dal tempo o dalla fase di crescita delle coltivazione.
- Riduce i rischi dell’irrigazione eccessiva.
- Evita lo spreco inutile di acqua e fertilizzanti.
- Riduce notevolmente i problemi di malattie causate da patogeni del terreno.
- Aumenta il rendimento e migliora la qualità della produzione.
Consigli per la coltivazione idroponica.
Quali sono i requisiti di base per una coltura idroponica? Serve un contenitore delle dimensioni adatte per le piante che vogliamo coltivare, con una profondità di almeno 30 centimetri. È fondamentale che il contenitore non lasci filtrare la luce, quindi evita assolutamente i contenitori trasparenti.
La coltura idroponica richiede un sistema per apportare ossigeno alle radici. La soluzione più comune per chi vuole fare un piccolo impianto in casa e non ha problemi con il fai da te è un normale ed economico aeratore per acquario, un piccola pompa per l’ossigenazione che si acquista facilmente con pochi euro.
I nutrimenti adatti all’idroponica sono il calcio, il rame, lo zolfo, il potassio, il fosforo, lo zinco, l’azoto, il ferro, etc. Queste sostanze nutritive sono fornite tramite l’irrigazione continua, che avviene attraverso le radici in contatto con l’acqua.
Il substrato, cioè il materiale che rimpiazza la terra nell’orto idroponico, serve a sostenere le radici e le piante nel contenitore. Questo materiale serve anche a proteggere dalla luce, mantenere gli alimenti forniti dall’irrigazione e fornire ossigenazione sufficiente alle piante. Questo substrato è economico ed è costituito da materiali come sabbia e pietra pomice.
Le caratteristiche del materiale usato come substrato.
☑ Essere inerte, questo consente un buon controllo della nutrizione, che è quasi impossibile raggiungere nella terra a causa del gran numero di reazioni che avvengono.
☑Avere un rapporto aria/acqua equilibrato per evitare i problemi di mancanza di aerazione e la conseguente assenza di ossigeno alle radici.
☑ Non deve accumulare sali. Questo succede in alcune coltivazioni in terreni argillosi, dove l’accumulo di sali causa perdite nella produzione.
I substrati che hanno queste caratteristiche, in maggiore o minore misura, sono la perlite, la lana di roccia, la ghiaia, la sabbia, la vermiculite e la torba.
Le piante che si possono coltivare con il sistema idroponico, si possono acquistare in negozi specializzati in orticoltura, ma si possono anche crescere in casa facendo germinare i semi in proprio.
Vantaggi della coltura idroponica.
☑ Le piante non soffrono la presenza di parassiti, erbacce e malattie.
☑ Non richiede grandi spazi e si può fare anche in casa in modo economico.
☑ Non dipende dalle condizioni meteo e climatiche, permettendo di coltivare le verdure preferite per tutto l’anno.
☑ Favorisce il riposo del terreno: è utile in caso si disponga di terreni molto erosi, consumati, che sono stati coltivati per anni senza concimazioni e hanno perso le sostanze nutritive.