Hai deciso di coltivare l’orto e sei impaziente di cominciare? Che tu lo faccia per imparare qualcosa sull’agricoltura e sulla natura o per migliorare la tua alimentazione, non dimenticare che è un’attività a lungo termine, che non puoi pretendere risultati immediati e che sarà gratificante se avrai la pazienza di seguirla con continuità.
All’inizio è normale fare degli errori, li facciamo tutti in un campo in cui non abbiamo esperienza. Questi forse sono gli 8 errori più comuni che si fanno quando si inizia a creare il proprio orto, errori che puoi evitare con i giusti suggerimenti.
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❌ Troppe cose da coltivare
A chi non piacerebbe avere un orto fantastico, con ogni tipo di verdura e di frutta? Siamo entusiasti all’idea di poter raccogliere le verdure coltivate da noi, ma prima è meglio ragionare con calma.
Non puoi pensare di coltivare pomodori, lattughe, cipolle e spinaci tutto in quel piccolo vaso: o ti procuri tutti i vasi necessari o semini meno cose. Spesso lo spazio non è sufficiente a far crescere adeguatamente tutte le piante che vorremmo.
Poi, hai pensato che se semini dieci lattughe insieme poi cresceranno e matureranno insieme? Le dovrai raccogliere tutte in una volta e, davvero, a meno che non abbia una grande famiglia e amici con cui condividerle, saranno deteriorate prima di riuscire a mangiarle. Seminane solo due o tre, poi a distanza di una settimana le altre, in base al tuo fabbisogno.
❌ Troppa acqua
In generale, è meglio innaffiare poco e costantemente che affogare una pianta di acqua una volta e poi dimenticarla per giorni e giorni. Basta mettere un dito nella terra per rendersi conto della situazione, se è secca o umida. Di solito il colore delle foglie è un buon indicatore dello stato di salute delle piante.
Spesso le piante seccano perchè non le innaffiamo abbastanza, ma molte volte c’è un eccesso di acqua per mancanza di drenaggio. Vasi, contenitori o tavoli da coltivazione devono avere uno sbocco sul fondo, per evitare che l’acqua ristagni.
❌ Ignorare clima, sole e periodi giusti
Vivere in Italia o al Polo Nord non è la stessa cosa, vero? Lo stesso vale per le piante: ci sono quelle che prediligono climi caldi e quelle che crescono bene in montagna, quelle da interni e quelle da esterni.
Nei posti più freddi non si può fare a meno di vivai e serre per crescere alcune coltivazioni, mentre in posti più caldi è positiva l’alternanza di sole e ombra.
Un orientamento a sud è fondamentale per le piante che richiedono molte ore di sole.
Ogni pianta ha le proprie necessità climatiche e le proprie esigenze. Per questo ogni coltura ha il periodo giusto in cui può essere seminata e in cui cresce, dando il meglio di sé. Non è difficile procurarsi un calendario di semina, ma ricorda che su ogni confezioni di semi che acquisti è sempre indicato il periodo giusto in cui interrarli.
❌ Pensare che tutte le piante siano uguali
Ogni varietà ha le proprie esigenze di irrigazione, profondità di semina o tipologia di terreno (acido, alcalino o neutro), oltre agli altri fattori. Se le trattiamo tutte allo stesso modo, non cresceranno tutte nella maniera migliore.
Per esempio l’origano, meravigliosa erba aromatica che cresce bene in luoghi caldi e soleggiati ma con pochissima irrigazione, non puoi trattarlo come le melanzane, a cui vanno benissimo sole e temperature elevate ma richiedono anche acqua abbondante e frequente.
Oppure i ravanelli, che sono una delle coltivazioni più indicate per chi vuole iniziare con le verdure perchè basta un mese circa per vederli crescere. Anche loro hanno bisogno della cura giusta: se eccedi con l’irrigazione saranno troppo acquosi, se ti contieni troppo saranno fibrosi.
❌ Troppi fertilizzanti
Con un terriccio di qualità, ricco di sostanze nutritive, la necessità di fertilizzante è notevolmente ridotta rispetto alla semina diretta in terra. Se si esagera con concimi e fertilizzanti le piante possono finire avvelenate dalle sostanze in eccesso, ma come avviene per l’acqua, anche in questo caso ce ne possiamo rendere conto dalla salute delle foglie.
Va bene acquistare prodotti di qualità, che favoriscono la crescita vegetale, ma bisogna usarli in modo responsabile.
❌ Ignorare tempi e ritmi della natura
La fretta è il peggior elemento di chi vuole dedicarsi al giardinaggio o alla coltivazione di un orto. La natura ha i suoi ritmi ed è capace di progredire per milioni di anni anche senza di noi, le cose non cambieranno solo perchè hai seminato e vuoi assaggiare i tuoi peperoncini prima possibile.
La cosa migliore da fare è adattarsi alla velocità delle piante, prendersene cura un po’ ogni giorno, apprezzando i progressi e godendo di quel relax quotidiano.
Innaffia nel modo corretto e nel momento più adatto, rimuovi le erbacce e le foglie inutili, controlla lo stato del terreno con le mani. La natura intanto continua il suo corso, anche con gli insetti utili alla biodiversità.
Mangiare i nostri ortaggi sarà gratificante, ma sarà altrettanto importante quello che possiamo imparare lavorando. Ogni orto e ogni giardino ha delle condizioni che possono variare e modificarne la crescita: la luce, l’acqua, il caldo o il freddo e altri innumerevoli fattori coinvolti.
È il ciclo della vita e in qualche modo siamo coinvolti anche noi.